Zone a rischio nella propria città: come individuarle e mapparle

Immagina di dover attraversare la tua città sapendo che in poche ore la pioggia potrebbe trasformare strade familiari in fiumi. Alcune zone sono più vulnerabili di altre, ma pochi le conoscono davvero. Capire quali quartieri rischiano di allagarsi è il primo passo per difendersi.

Dove l’acqua colpisce per prima

Le alluvioni urbane seguono quasi sempre lo stesso schema:

  • Sottopassi e strade in discesa: l’acqua scorre e si accumula rapidamente, trasformandoli in trappole.
  • Quartieri vicino a fiumi o torrenti: anche se gli argini sembrano solidi, la pressione dell’acqua può superarli.
  • Zone cementificate: piazzali, parcheggi e strade asfaltate impediscono al terreno di assorbire l’acqua.
  • Aree con tombini ostruiti: bastano poche foglie o rifiuti per bloccare il deflusso.

Come riconoscere i punti critici nella tua città

  • Consulta il Piano di Protezione Civile comunale, spesso disponibile online: contiene le mappe delle aree a rischio idrogeologico.
  • Cerca le zone segnalate come aree rosse o gialle nei documenti ARPA o Regione.
  • Osserva la storia recente: dove si sono già verificati allagamenti, è probabile che accada di nuovo.
  • Fai un sopralluogo personale: cammina nel quartiere e individua sottopassi, avvallamenti, strade a fondo cieco.

Strumenti digitali utili

  • Portale ISPRA e Geoportali regionali: mappe ufficiali del rischio idrogeologico.
  • App di allerta meteo regionali: segnalano in anticipo le zone più esposte.
  • Google Maps e Street View: utili per visualizzare pendenze, sottopassi e corsi d’acqua nascosti.

Mappare per la propria sicurezza

Non basta sapere che esistono aree a rischio: occorre disegnare la propria mappa personale. Puoi:

  • Stampare la mappa della tua città e segnare con colori diversi i punti critici.
  • Creare una mappa digitale condivisa con la famiglia, accessibile da smartphone.
  • Stabilire percorsi alternativi sicuri per raggiungere casa, lavoro, scuola.

Una testimonianza diretta

“Dopo l’alluvione del 2014 ho segnato su una mappa tutti i sottopassi e i vicoli che si allagano nel mio quartiere. Da allora non li percorro mai quando piove forte. È stata la mia assicurazione personale.”
Enrico, residente a Genova

Focus

Conoscere le zone a rischio nella propria città significa trasformare l’imprevisto in qualcosa di prevedibile. Non si può fermare la pioggia, ma si può evitare di restare bloccati in un sottopasso, in un vicolo cieco o in una zona golenale. Una mappa personale, aggiornata e condivisa con la famiglia, è uno degli strumenti più semplici ed efficaci per ridurre i rischi.