Riconoscere i segnali emotivi post-trauma (in adulti e bambini)
La città è tornata silenziosa, il traffico scorre come se nulla fosse accaduto. Ma dentro di te qualcosa è diverso. Un rumore improvviso ti fa sobbalzare, una sirena lontana ti fa stringere le mani sul volante. Negli occhi di tuo figlio c’è una luce diversa: ride, ma il sorriso è tirato. Questi sono segnali che non vanno ignorati.
Perché i segnali emotivi sono importanti
Un evento stressante non finisce quando la strada si libera. Il corpo e la mente possono continuare a reagire per ore, giorni o settimane. Ignorare queste manifestazioni significa rischiare che diventino più profonde e difficili da gestire.
Negli adulti: campanelli d’allarme
– Insonnia o sonno interrotto
– Difficoltà a concentrarsi
– Irritabilità o scoppi di rabbia improvvisi
– Sensazione costante di allerta o paura senza motivo apparente
– Ricordi intrusivi o flashback dell’evento
Nei bambini: segnali più sottili
– Cambiamenti nel gioco o nel comportamento
– Paura di separarsi dai genitori
– Disturbi del sonno e incubi ricorrenti
– Pianto frequente senza causa evidente
– Silenzio o isolamento improvviso
Come intervenire
– Parlare dell’evento in un ambiente sicuro, senza minimizzare.
– Mantenere routine quotidiane stabili, che diano senso di controllo.
– Coinvolgere professionisti se i sintomi persistono o peggiorano.
– Usare strumenti rassicuranti come la PoC Radio per ricreare un senso di connessione e sicurezza.
Esempio reale
Dopo essere rimasta bloccata per ore in un’evacuazione urbana, una madre ha notato che suo figlio si svegliava ogni notte allo stesso orario, agitato. Con pazienza, lo ha incoraggiato a parlare dell’episodio più volte, disegnandolo e raccontandolo, finché il bambino ha ripreso a dormire sereno.
Focus
Riconoscere i segnali emotivi post-trauma è il primo passo per affrontarli. Non sono segni di debolezza, ma messaggi del corpo e della mente che chiedono attenzione. Intervenire presto significa prevenire cicatrici invisibili ma profonde.