Pianificazione personale di percorsi A, B e C (anche senza rete)

Affidarsi a un solo percorso per raggiungere casa, il lavoro o un punto di incontro è un errore comune. Nel prepping cittadino, la regola è semplice: per ogni tragitto importante devi avere tre alternative pronte – il percorso A, il percorso B e il percorso C – e saperle usare anche se la rete è fuori servizio.

Il percorso A è quello abituale, veloce e comodo. Lo usi nella vita di tutti i giorni, ma sai che in caso di blocco sarà il primo a congestionarsi.
Il percorso B è l’alternativa più diretta, spesso un po’ più lunga, ma già testata e sicura. Ti serve quando il tragitto principale è impraticabile.
Il percorso C è il piano di riserva: quello che potresti percorrere a piedi, in bici o usando vie secondarie e passaggi poco noti, magari attraversando parchi o zone pedonali. Non è il più comodo, ma è quello che ti garantisce movimento quando tutto il resto è fermo.

Per pianificarli bene:

  • Studia la mappa della tua città e segna punti di riferimento facilmente riconoscibili.
  • Memorizza collegamenti tra quartieri senza passare per arterie principali.
  • Calcola in anticipo il tempo di percorrenza a piedi o in bici.
  • Individua punti di sosta sicuri lungo ogni percorso (bar, stazioni di servizio, aree coperte).

Esercitati a percorrere tutte e tre le rotte in momenti diversi della giornata e in condizioni differenti: traffico normale, pioggia, di sera. Questo ti aiuterà a capire tempi reali, criticità e vantaggi di ciascuna opzione.

Se lavori o ti muovi spesso in altre città, adotta la stessa logica anche lì. Non c’è nulla di peggio che restare bloccati in un luogo poco familiare senza un piano di movimento.

Un trucco che pochi usano: tenere una mappa cartacea piegata nello zaino o nel cruscotto. In caso di batteria scarica o GPS fuori uso, sarà la tua ancora di orientamento.

Focus

  • Avere tre percorsi riduce il rischio di restare bloccati
  • Ogni tragitto deve essere testato in anticipo
  • Il percorso C è spesso quello più trascurato ma più utile in emergenza
  • Mappe cartacee e punti di riferimento visivi sono fondamentali