SISTEMA PERIMETR (Dead Hand)

Ecco lo schema operativo sintetico del sistema Perimetr (“Dead Hand”), spiegato passo passo.

Nota rapida: la natura precisa del sistema è parzialmente classificata e oggetto di ricostruzioni da fonti aperte; molte affermazioni sono corroborate da ex-ufficiali, giornalisti e analisti. Le seguenti fasi rappresentano il modello operativo comunemente accettato nella letteratura pubblica.

Schema operativo sintetico

  • Modalità di attivazione (arming)
    Un centro di comando può porre Perimetr in stato di «armamento» — non lancia automaticamente, ma abilita i sensori e gli algoritmi di valutazione. Questo passo è normalmente eseguito manualmente dal comando strategico durante crisi estreme.
  • Monitoraggio multi-sensore continuo
    Una volta armato, il sistema monitora simultaneamente:
    • segnali sismici (onde d’urto da esplosioni),
    • radiazioni anomale nell’atmosfera,
    • variazioni di pressione/luminosità improvvise,
    • degrado o assenza delle comunicazioni via radio e dei canali di comando.
      L’insieme di questi segnali viene correlato per discriminare un grande attacco nucleare reale da falsi positivi.
  • Verifica della catena di comando
    Se il sistema rileva i parametri di allarme, verifica se la leadership e i centri di comando rispondono ai messaggi/heartbeat. Se non risponde (ossia presunto «decapitation strike»), il meccanismo prosegue alla fase successiva.
  • Logica di decisione automatizzata (dead-man / algoritmo di correlazione)
    L’algoritmo confronta i dati sensoriali e lo stato delle comunicazioni. In base alla soglia predefinita e alla configurazione di crisi, il sistema può decidere che la rappresaglia è giustificata. La letteratura indica che Perimetr è stato concepito come semiautomatico: richiede condizioni precise e (storicamente) prevede ancora una forma di input/human-override nei passaggi critici.
  • Esecuzione della trasmissione dei comandi (missili-trasmettitore)
    Se scatta l’azione automatica, Perimetr attiva missili-trasmettitore o sistemi di broadcasting dedicati che sorvolano il territorio trasmettendo i codici d’autorizzazione ad unità missilistiche, silos e altre piattaforme nucleari rimaste operative. Questi «comandi in volo» servono a raggiungere unità che altrimenti non potrebbero ricevere ordini per via interrotta.
  • Ricezione e lancio difensivo/rappresaglia
    Le unità riceventi (silos, basi di lancio, postazioni di lancio mobile, o link ai sottomarini quando possibile) autenticano il messaggio e, se tutte le condizioni sono soddisfatte, eseguono le procedure di lancio secondo i codici contenuti nella trasmissione.
  • Abort/timeout e salvaguardie
    Le descrizioni pubbliche menzionano soglie multiple e, nella maggior parte delle ricostruzioni, la possibilità di intervento umano o di timeout che prevengono attivazioni accidentali. Tuttavia, il grado di automazione vs intervento umano è discusso (alcuni esperti sottolineano che è semi-automatico e non «totalmente senza controllo umano»).

Punti chiave e limiti di certezza

  • Perimetr è largamente considerato reale e basato sul concetto di “fail-deadly” (rappresaglia garantita anche in caso di distruzione del comando).
  • Molti dettagli tecnici rimangono classificati; le ricostruzioni pubbliche si basano su interviste a ex-ufficiali e su analisi di esperti.
  • La forma esatta di automazione (quanto il sistema decida senza input umano) è oggetto di dibattito: la maggioranza delle fonti accreditate parla di semiautomazione con salvaguardie.