Comunicazioni efficaci prima di abbandonare casa (verbali e scritte)
Perché prima di uscire bisogna parlare, lasciare tracce, dare indicazioni
Nei momenti in cui si decide di evacuare casa — per un allarme, un’improvvisa criticità o un ordine diretto — la fretta può giocare brutti scherzi.
Ma prima di chiudere la porta, la cosa più importante da fare non è prendere lo zaino: è comunicare.
Parlare con chi è presente. Lasciare un messaggio chiaro per chi potrebbe arrivare dopo. Informare chi è lontano.
Comunicare bene è parte dell’evacuazione.
Comunicazioni verbali: chiare, brevi, ripetute
Se in casa ci sono più persone, serve un messaggio diretto e semplice, da dire a voce alta, anche due volte:
- Dove si sta andando (es. “Punto A: parcheggio scuola”)
- Chi ha preso cosa (es. “Io ho la radio”, “Tu hai l’acqua”)
- Cosa si farà nei prossimi minuti (es. “Ci vediamo direttamente lì”)
- Eventuali indicazioni per chi arriva dopo (es. “Lasciamo scritto che siamo usciti”)
Evita frasi vaghe tipo:
“Ci vediamo fuori”
“Ci sentiamo dopo”
Chi ascolta deve sapere dove, come e con chi.
Comunicazioni scritte: mai lasciare la casa muta
Se la comunicazione a distanza non è possibile (rete fuori uso, PoC non attiva), è fondamentale lasciare un messaggio scritto visibile, chiaro e protetto:
- In cucina, sul tavolo, o sulla porta d’ingresso
- Con data e ora
- Con l’indicazione di chi ha lasciato il messaggio
- Con destinazione e contatti
- Scrivi in stampatello
Esempio:
USCITI ORE 16:15 – VERSO PUNTO A (PARCHEGGIO SCUOLA)
FAMIGLIA ROSSI – TUTTI PRESENTI
CONTATTO RADIO CH 5 – POC ATTIVA
Informare chi è lontano
Se c’è il tempo e la rete funziona:
- Manda un messaggio semplice e già pronto
Esempio: “Stiamo evacuando verso Punto A. Tutti presenti. Contatto radio CH 5.”
- Evita messaggi allarmistici o vaghi
- Usa canali sicuri e rapidi: PoC, SMS, chiamata breve
- Includi sempre: ora, luogo, stato del gruppo
Lista delle comunicazioni essenziali prima di uscire
- Comunicazione a chi è con te
- Messaggio scritto per chi potrebbe arrivare dopo
- Notifica (anche rapida) a un contatto esterno di fiducia
- Verifica dei dispositivi di comunicazione (PoC accesa, batteria ok)
- Codice vocale condiviso per confermare l’avvenuta uscita (es. “Punto A confermato”)
Focus
- Prima di evacuare, comunicare è fondamentale quanto prendere lo zaino
- Le parole devono essere semplici, ripetute, operative
- Il messaggio scritto è un backup vitale quando tutto il resto può fallire
- Una casa muta può generare confusione. Una casa che “parla” dà continuità e sicurezza
- Evacuare non è solo andarsene: è lasciare un segno comprensibile per chi resta, chi cerca, chi arriva