Viaggiare in sicurezza: trasporti, rifugi, tappe di sosta
Per muoversi durante un’emergenza serve una strategia, non solo benzina
L’evacuazione non è solo uscire da casa: è muoversi in modo sicuro verso una meta, sapendo dove ci si può fermare, cosa si troverà lungo la strada e come affrontare gli imprevisti.
Non si può improvvisare. Serve un piano di viaggio, alternativo ai normali spostamenti quotidiani, basato su realismo e adattabilità.
Mezzi di trasporto: cosa valutare prima
Non sempre l’auto sarà disponibile, accessibile o consigliata. Occorre prepararsi considerando:
Auto privata
- Controllare periodicamente carburante, olio, batteria, ruota di scorta
- Mantenere in auto un piccolo kit d’emergenza: acqua, snack, powerbank, mappa cartacea, torcia, cavo USB
- Considerare percorsi alternativi a quelli principali (evitare autostrade congestionate)
Trasporto pubblico
- Verificare orari d’emergenza di treni, bus, traghetti
- Conoscere punti di accesso secondari (es. stazioni minori)
- Portare contanti (bancomat spesso inutilizzabili in blackout)
A piedi o in bici
- Prevedere tratti percorribili senza mezzi (centro urbano bloccato, zona rossa)
- Zaino leggero, scarpe comode, mantella impermeabile
- Tappe brevi, punti di ristoro, zone d’ombra, possibilità di ricarica dispositivi
Rifugi e mete sicure: come scegliere e preparare
Un “rifugio” non è per forza un bunker. Può essere:
- Casa di parenti o amici in zona tranquilla
- Strutture pubbliche designate dalla protezione civile
- Luoghi “neutri” già visitati: campeggi, chiese, aree sportive, agriturismi
Prima della crisi:
- Parla con almeno 2 contatti fuori città: chiedi disponibilità in caso di emergenza
- Identifica 1 rifugio principale e 1 secondario
- Segna tutto su mappa cartacea e digitale
- Concorda cosa portare, quanto puoi restare, come raggiungerli
Tappe intermedie: pause, ristoro, cambio mezzi
Durante un viaggio familiare in emergenza è utile prevedere:
- Tappa ogni 2-3 ore per riposo e valutazione della situazione
- Zone già note (parcheggi, stazioni di servizio, aree protette)
- Luoghi dove è possibile chiedere informazioni o rifornirsi
- Punti con copertura radio o rete per aggiornare i contatti
Evita improvvisazioni: le soste vanno pensate prima, con attenzione a sicurezza, visibilità e accessibilità.
Pianificazione smart del percorso
- Non sempre il più veloce è il più sicuro
- Stampa le mappe dei percorsi alternativi (evitare solo app digitali)
- Valuta punti critici: ponti, gallerie, zone soggette ad alluvione
- Stabilisci una frase di conferma da inviare al raggiungimento di ogni tappa
Focus
- Viaggiare in emergenza non è fuggire: è trasferirsi temporaneamente in sicurezza
- Ogni famiglia deve avere un piano B, C e anche D
- Rifugi, mezzi, contatti, soste: tutto deve essere pensato prima, non durante
- L’evacuazione è un movimento ordinato, non una corsa nel caos