I segnali da non ignorare (negli adulti e nei minori)
Riconoscere il disagio prima che diventi un problema più grande
In situazioni di emergenza o stress prolungato, non tutti reagiscono allo stesso modo.
C’è chi parla molto, chi si chiude. C’è chi si mostra nervoso, e chi sembra “tranquillo” ma in realtà si sta spegnendo dentro.
Per questo è fondamentale imparare a riconoscere i segnali silenziosi del disagio, sia negli adulti che nei minori.
Agire per tempo, con delicatezza, può prevenire veri e propri crolli emotivi.
Segnali da non sottovalutare negli adulti
- Irritabilità improvvisa e continua
- Senso di vuoto o apatia (smette di fare anche le cose più semplici)
- Difficoltà a dormire o sonno eccessivo
- Isolamento anche all’interno della famiglia
- Frasi ricorrenti come: “Tanto è inutile…”
“Non ce la faccio più…”
“Non serviamo a niente…”
🟡 Se un adulto inizia a perdere interesse per tutto e non riesce più a reagire neppure alle piccole cose, è un segnale d’allarme.
Segnali da osservare nei bambini e adolescenti
- Cambiamenti improvvisi nel comportamento
(più chiusi o più agitati del solito)
- Regressioni (ritorno a comportamenti infantili, es. pipì a letto, paure notturne)
- Silenzio assoluto o loquacità euforica fuori contesto
- Disegni, giochi o frasi che parlano di pericolo, morte, abbandono
- Attaccamento eccessivo a un adulto oppure rifiuto del contatto
🟠 I bambini non dicono “sto male”: lo mostrano nei gesti, nei giochi, nei ritmi.
Cosa fare quando si notano questi segnali
- Non aspettare “che passi da solo”
- Avvicinarsi con domande leggere ma sincere “Come ti senti oggi?”
“Hai voglia di raccontarmi qualcosa?”
- Dare spazio senza forzare
- Far sentire che ci si accorge del disagio, senza giudizio
- Offrire piccole routine rassicuranti (un gioco, un tè, una passeggiata)
- Se i segnali persistono: valutare un supporto esterno, senza vergogna
Frasi che aiutano
✔️ “Ti vedo un po’ diverso, e mi interessa capire.”
✔️ “Va bene non essere sempre forti.”
✔️ “Possiamo parlarne quando vuoi, io ci sono.”
✔️ “Vuoi fare qualcosa insieme per distrarci un po’?”
Focus
- Il disagio psicologico non sempre si manifesta in modo evidente
- Conoscere i segnali nei propri familiari è un atto di cura
- Agire con ascolto e presenza può prevenire danni più seri
- Tutti, adulti e bambini, hanno il diritto di “cedere un po’”, ma non devono restare soli nel farlo
- In una famiglia preparata, anche le emozioni hanno uno spazio sicuro