Ruoli e responsabilità in casa: chi fa cosa (senza rigidità, con flessibilità)
Quando si parla di emergenze o situazioni impreviste, il rischio più grande non è la confusione esterna, ma la disorganizzazione interna.
Nelle famiglie dove nessuno sa chi deve fare cosa, anche un semplice blackout può diventare fonte di panico o discussioni inutili.
Ma attenzione: non servono gerarchie rigide o regole da caserma. Serve solo chiarezza, buon senso e un minimo di accordo preventivo.
Ecco come distribuire ruoli e responsabilità in modo sano, flessibile e realistico.
La regola d’oro: sapere chi sa fare cosa
Prima ancora di stabilire chi fa cosa, serve capire chi sa fare cosa.
- Chi ha più dimestichezza con i dispositivi elettronici?
- Chi ha già esperienza con il pronto soccorso o con la guida in situazioni difficili?
- Chi ha il sangue freddo nei momenti tesi?
Mappare le competenze reali della famiglia è il primo passo per assegnare ruoli efficaci, senza forzature.
Ruoli di base da definire in ogni famiglia
Ogni nucleo familiare dovrebbe identificare almeno questi ruoli:
- Gestore dell’illuminazione e dell’energia
Tiene sotto controllo torce, batterie, powerbank, pannelli solari.
- Custode della comunicazione
Conosce l’uso della PoC radio, PMR, CB, dei numeri d’emergenza e dei contatti familiari.
- Responsabile delle scorte
Tiene aggiornata la dispensa di emergenza: acqua, alimenti, fornello, ecc.
- Addetto al primo soccorso
Sa dove si trova il kit medico e conosce le basi del suo utilizzo.
- Coordinatore dei documenti e dei piani
Tiene le copie di emergenza dei documenti, le mappe, i punti di ritrovo.
- Supporto psicologico (spesso è uno dei genitori)
Tiene un tono calmo, rassicura i più piccoli, mantiene l’equilibrio emotivo.
Coinvolgere anche bambini e anziani (con intelligenza)
Anche i più piccoli possono avere un ruolo:
- Portare la propria torcia.
- Tenere vicino il proprio zainetto.
- Sapere a chi rivolgersi in caso di separazione.
Gli anziani, se lucidi, possono aiutare a mantenere la calma, raccontare come si affrontavano le difficoltà una volta, o gestire la radio.
Flessibilità sopra tutto
I ruoli non sono scolpiti nella pietra.
Serve un approccio adattabile:
- Se il “custode della radio” è fuori casa, qualcun altro ne assume il ruolo.
- Se un genitore è assente, l’altro deve sapere dove sono le scorte o i documenti.
L’obiettivo non è creare una struttura militare, ma una rete familiare resiliente, dove ognuno sa cosa fare ma è anche pronto a cambiare ruolo se serve.
Una piccola tabella stampata (senza stress)
Non serve creare un “piano di evacuazione” da film. Basta una semplice tabella magnetica sul frigo o una pagina nel diario di famiglia con:
- Chi è il referente per cosa
- Dove si trovano le cose essenziali
- Numeri importanti
- Eventuali punti di ritrovo
Un supporto pratico e visibile, aggiornabile quando cambiano le esigenze.
Focus
- I ruoli aiutano a prevenire caos e panico, anche nei piccoli imprevisti.
- Vanno assegnati con intelligenza, flessibilità e collaborazione.
- Anche bambini e anziani possono contribuire, se coinvolti correttamente.
- La comunicazione aperta e l’ascolto sono più importanti di qualsiasi piano rigido.
Il prepping familiare è soprattutto una forma di dialogo continuo, non di controllo.