Preparare i bambini senza spaventarli: giochi, storie, attività pratiche

Allenare i più piccoli alla sicurezza con dolcezza, non con l’ansia

Spiegare ai bambini cosa fare in caso di emergenza può sembrare complicato.
Molti adulti hanno paura che parlarne possa spaventarli, altri invece rischiano di essere troppo bruschi, generando più confusione che preparazione.
La verità sta nel mezzo: i bambini sono perfettamente in grado di capire, se glielo spieghi nel modo giusto.

Con il gioco, le storie e le piccole attività quotidiane, è possibile educare alla sicurezza senza traumi e senza toni catastrofici.

Perché è importante preparare anche i più piccoli

  • Perché spesso sono i più esposti e i meno ascoltati
  • Perché sentirsi utili li rende più forti, non più spaventati
  • Perché un bambino che sa cosa fare in un’emergenza si sente protetto e responsabile
  • Perché la prevenzione si costruisce dall’infanzia, con il linguaggio dell’infanzia

Strategie efficaci per preparare i bambini con serenità

Gioco del “Se succede…”

Trasforma situazioni ipotetiche in brevi simulazioni:

“Se si spegne la luce, chi prende la torcia?”
“Se non trovi mamma, dove ci incontriamo?”
Fallo con il sorriso, come se fosse una prova speciale per diventare “grandi”.

Le storie che insegnano senza spaventare

Crea o leggi storie dove il protagonista affronta un imprevisto, ma lo risolve grazie a ciò che ha imparato.
Esempio:

“Luca e il giorno in cui la scuola finì prima per colpa della pioggia.”
“Emma e la radio magica che parlava anche quando il telefono non andava.”

Lo zaino del piccolo eroe

Preparate insieme un mini-kit:

  • torcia piccola
  • snack
  • cartoncino con numeri d’emergenza
  • fischietto o fazzoletto colorato
    Farlo insieme trasmette senso di controllo, autonomia e normalità.

Le parole che rassicurano

Insegnagli frasi da usare:

“Sono qui.”
“Sto bene.”
“Mi serve aiuto.”
Ripeterle con calma e allegria crea automatismi positivi.

Cosa evitare (sempre)

  • Parole come “pericolo”, “disastro”, “panico”, se non necessarie
  • Mostrare immagini o video traumatici
  • Fare esercitazioni con toni seri o ansiosi
  • Usare la paura come leva (“Se non fai così, potresti restare da solo”)

Focus

  • I bambini vanno coinvolti con rispetto, serenità e fantasia
  • Le emergenze possono diventare occasioni per sentirsi più forti, se spiegate bene
  • Il gioco, la narrazione e la pratica dolce sono gli strumenti migliori
  • Un bambino che sa cosa fare è un bambino che si sente protetto e valorizzato
  • Prepping non è paura. È amore tradotto in linguaggio adatto all’età