ORGANIGRAMMA & REGOLAMENTO PREPPING CITTADINO


AMMINISTRATORI

PAOLO – IU1MQU
ENRICO – IU1GAM


MODERATORI GLOBALI

ENZO – IZ2GLU
GIAN MARIO – IZ1OYP


MODERATORI DI PROGETTO

Canale Prepping Cittadino

LUCA – IU2SLY
ENZO – IZ2GLU
GIAN MARIO – IZ1OYP


Canale Prepping Cittadino Lombardia

LUCA – IU2SLY


Articolo 1 – Amministratori

1.1 Definizione
Gli amministratori sono i garanti della visione, della coerenza etica e della direzione strategica della community.

1.2 Compiti

  • Definire linee guida, valori e obiettivi a lungo termine.
  • Avere l’ultima parola nelle decisioni delicate (eticità, conflitti, emergenze comunicative).
  • Supervisionare le attività dei moderatori globali e regionali.
  • Autorizzare nuove sezioni e progetti.

1.3 Limiti

  • Non si occupano della micro-gestione quotidiana dei gruppi.
  • Non entrano in conflitto diretto con gli utenti: la gestione viene delegata ai moderatori.

Articolo 2 – Moderatori globali

2.1 Definizione
I moderatori globali sono persone di fiducia e comprovata etica, costituenti la cabina di regia operativa. In caso di assenza o indisponibilità degli amministratori, assumono temporaneamente la gestione.

2.2 Compiti

  • Coordinare i moderatori regionali e supportare i progetti locali.
  • Gestire emergenze rapide (blocco utenti tossici, approvazione contenuti urgenti).
  • Mantenere attiva la comunicazione verticale tra base e amministratori.
  • Attivare misure straordinarie in caso di crisi (es. blackout informativo, attacchi di spam).

2.3 Limiti

  • Non modificano la strategia o i valori fondanti senza input degli amministratori.
  • Non si sostituiscono ai moderatori regionali nelle questioni locali, se non richiesti.

Articolo 3 – Moderatori regionali / Responsabili di progetto

3.1 Definizione
Sono figure di riferimento locali (Liguria, Piemonte, Lombardia, ecc.) oppure responsabili di un progetto tematico (es. psicologia in emergenza, famiglia, alluvioni).

3.2 Compiti

  • Coordinare la community nella propria area o tema.
  • Raccogliere feedback locali e riportarli agli amministratori.
  • Gestire iniziative di resilienza urbana locale (chat dedicate, esercitazioni, piccoli network).
  • Diffondere buone pratiche adattate al territorio o al progetto assegnato.

3.3 Limiti

  • Non prendono decisioni globali per l’intera community.
  • Non possono modificare le policy comuni.
  • Non hanno potere disciplinare oltre il proprio ambito (devono riferire agli amministratori).

Articolo 4 – Community members

4.1 Definizione
Sono gli utenti attivi della community, partecipanti senza incarichi formali di gestione.

4.2 Compiti

  • Condividere esperienze e segnalazioni utili.
  • Partecipare alle iniziative locali.
  • Proporsi per diventare moderatori regionali dimostrando continuità, serietà e adesione ai valori.

4.3 Limiti

  • Non gestiscono utenti problematici: segnalano ai moderatori.
  • Non creano iniziative parallele senza coordinamento.

Articolo 5 – Etica e principi comuni

5.1 Principio fondante
Ogni ruolo è vincolato al seguente principio etico: il prepping cittadino è strumento civile, legale, non catastrofista, al servizio delle famiglie e della comunità.

5.2 Bussola etica

  • La sicurezza della community ha sempre la priorità.
  • Non conta il potere, ma la responsabilità.
  • Non conta la visibilità, ma l’efficacia.
  • Non conta l’individuo, ma la comunità.

Articolo 6 – Nomina e revoca dei ruoli

6.1 Nomina
I ruoli sono attribuiti dagli amministratori in base a fiducia, etica dimostrata e partecipazione attiva.

6.2 Revoca
I ruoli possono essere modificati o revocati in qualsiasi momento qualora vengano meno i principi fondanti.

6.3 Evoluzione
La crescita dei membri verso ruoli di maggiore responsabilità è incoraggiata, purché avvenga nel rispetto delle regole comuni e previa valutazione degli amministratori.

Il presente regolamento ha valore vincolante per tutti i membri della community Prepping Cittadino. La sua osservanza garantisce unità, efficienza e coerenza etica nell’azione collettiva.

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Indice Allerte LPL: perché può fare la differenza in emergenza

L’Indice LPL (Lima Papa Lima) è un sistema di allerta sviluppato per monitorare in modo sintetico, chiaro e aggiornato il grado di rischio geopolitico, con particolare attenzione alle minacce che possono avere impatti sistemici su scala nazionale, europea e globale. Non si tratta di un esercizio teorico: è uno strumento operativo pensato per cittadini, operatori civili e comunità PoC, utile a orientare decisioni concrete in momenti di incertezza.

Come funziona l’Indice LPL

Il sistema LPL assegna un punteggio da 0 a 10 per ciascuno dei tre livelli di osservazione:

  • LPL Nazionale (Italia)
  • LPL Europeo (Unione Europea)
  • LPL Globale (mondo intero)

Un punteggio pari a 0 indica assenza totale di rischio percepito. Un punteggio pari a 10 segnala un rischio massimo e immediato, con implicazioni dirette sulla sicurezza collettiva o infrastrutturale.

Dettaglio Indice LPL

LIVELLO LPL DESCRIZIONE ESEMPI TIPICI
0,0 – 0,9 Rischio assente. Situazione completamente stabile. Nessuna minaccia, clima geopolitico e interno tranquillo.
1,0 – 1,9 Rischio minimo. Ordinarie tensioni globali, facilmente gestibili. Proteste isolate, esercitazioni militari di routine.
2,0 – 2,9 Rischio contenuto. Vulnerabilità teoriche, ma nessun impatto pratico. Attività cyber sospette, segnali di crisi lontane.
3,0 – 3,9 Allerta lieve. Monitoraggio consigliato. Possibili impatti marginali. Incendi regionali, scioperi, propaganda ostile.

Allerta Meteo gialla rischio idrogeologico localizzato.

4,0 – 4,9 Rischio moderato. Un evento può impattare a livello locale. Blackout localizzati, tensioni diplomatiche, crisi energetiche parziali.

Allerta Meteo gialla/arancione, frane, allagamenti, fiumi in innalzamento.

5,0 – 5,9 Allerta crescente. Criticità sistemiche in fase di sviluppo. Cyberattacchi di media entità, escalation militari a distanza.

Allerta Meteo arancione persistente su più regioni, evacuazioni mirate.

6,0 – 6,9 Rischio alto. Minacce concrete su infrastrutture o sicurezza regionale. Blackout diffusi, razionamenti, attacchi cyber su settori critici.

Allerta Meteo arancione/rossa per eventi estesi e previsioni critiche.

7,0 – 7,9 Emergenza latente. Gravi minacce in corso, potenziale instabilità diffusa. Operazioni militari attive, blocchi navali, attacchi coordinati su più stati.

Allerta Meteo rossa su più aree, attivazione piani regionali di emergenza.

8,0 – 8,9 Grave emergenza. Collasso parziale dei sistemi statali o civili. Interruzioni massicce di rete, attacchi ibridi, disinformazione sistemica.

Allerta Meteo rossa con eventi concatenati (es. nubifragi + blackout).

9,0 – 9,9 Crollo operativo. Stato di crisi generalizzata con forte impatto civile. Collasso istituzionale, blackout totali, stati d’emergenza, legge marziale.

Allerta Meteo rossa + interruzione servizi pubblici, ospedali, comunicazioni.

10,0 Massima criticità. Conflitto diretto o evento sistemico irreversibile. Guerra totale, uso di armi non convenzionali, crollo globale delle comunicazioni.

Allerta Meteo rossa estrema con stato di calamità nazionale / dichiarazione emergenza civile o militare.

L’indice viene aggiornato quotidianamente (o al verificarsi di eventi rilevanti) secondo queste categorie di minaccia:

  • Escalation militari (es. tensioni NATO-Russia, guerre regionali)
  • Cyberattacchi a infrastrutture critiche
  • Eventi climatici estremi con impatto su energia, trasporti, comunicazioni
  • Instabilità politica in potenze nucleari
  • Collasso istituzionale o blackout informativi su larga scala

Perché serve un indice LPL?

L’obiettivo non è allarmare, ma rendere leggibili eventi complessi, aiutando a contestualizzare ciò che accade.

Viviamo in un’epoca in cui crisi apparentemente lontane (un attacco informatico a Bruxelles, un’esercitazione russa nel Baltico, un blackout in Piemonte) possono avere ripercussioni immediate sulle nostre vite quotidiane.

L’indice LPL nasce per offrire una bussola geopolitica utile a orientare la preparazione civile, la comunicazione d’emergenza (es. tramite PoC Radio), e persino l’autosufficienza energetica o informativa.

Chi segue l’indice sa quando è il momento di:

  • testare i canali di comunicazione alternativi (come le PoC)
  • verificare lo stato dei propri kit di emergenza
  • coordinarsi con la rete familiare o comunitaria
  • aggiornare le procedure interne di risposta (in aziende, enti, scuole)

Il valore aggiunto per la rete PoC Radio Italia

All’interno del progetto PoC Radio Italia, il LPL diventa punto di riferimento condiviso per capire quando e come attivare protocolli comunitari, comunicare con i gruppi, passare dalla normalità alla modalità emergenza.

Ogni aggiornamento LPL viene rilasciato in formato leggibile, sintetico e replicabile via radio. Un esempio recente:

LPL Nazionale: 6,2/10 – blackout localizzati in 3 regioni, rischio energia alto
LPL Europeo: 6,7/10 – attacco cyber a rete bancaria EU
LPL Globale: 7,4/10 – escalation militare Russia/NATO nel Baltico

Come seguire gli aggiornamenti

Gli aggiornamenti LPL sono pubblici e gratuiti e possono essere:

  • letti via canali PoC ufficiali
  • integrati nei piani personali o familiari d’emergenza

L’indice LPL non è un oracolo, ma un indicatore strategico pensato per chi non vuole essere colto alla sprovvista. È utile per proteggere la propria famiglia, prepararsi meglio e reagire in tempo, in un mondo sempre più interconnesso e fragile.

FONTI INFO EMERGENZIALI

Fonti istituzionali, accreditate e realmente utili per la raccolta di informazioni a supporto degli aggiornamenti LIMA-PAPA-LIMA, suddivisi per tipologia e ambito di competenza:

SITI ISTITUZIONALI ITALIANI

Emergenze e Protezione Civile

Cyber e Sicurezza Nazionale

SITI ISTITUZIONALI EUROPEI

Crisi, Sicurezza e Ambiente

Cyber e Sicurezza

SITI ISTITUZIONALI GLOBALI

ONU e Organismi Internazionali

Difesa e Sicurezza Globale

AGENZIE E CENTRI DI MONITORAGGIO GLOBALE

Geofisica e Rischio Ambientale

Cyber e Infrastrutture Critiche

AGENZIE DI STAMPA ACCREDITATE (solo per cross-check secondario)

Attenzione: non fonti ufficiali, ma utili solo per confronto e screening iniziale

UTILIZZO NEL SISTEMA LPL

Solo le prime tre categorie possono essere utilizzate per redigere report ufficiali LPL.
Le ultime due servono esclusivamente per supporto indiretto o conferma incrociata (mai come fonte primaria).

CATEGORIE MONITORATE DAL SISTEMA LPL

Rischi naturali (evento fisico/naturale con impatto umano e/o infrastrutturale)

  • Terremoti (superiori a magnitudo 3.5, o inferiori se localizzati in aree ad alta densità)
  • Tsunami e maremoti
  • Eruzioni vulcaniche attive
  • Frane e smottamenti significativi
  • Eventi sismici artificiali (es. collassi strutturali da cause ignote)
  • Meteo estremo con impatto sistemico (nubifragi, grandinate eccezionali, vento >100 km/h)
  • Alluvioni e piene critiche
  • Incendi boschivi estesi e fuori controllo
  • Scioglimento permafrost o dissesti glaciali (Alta montagna, Alpi, Islanda, ecc.)
    Fonti: INGV, Protezione Civile, EMSC, USGS, WMO, MeteoAM, NOAA

Cyberattacchi e minacce digitali

  • Attacco ransomware a enti pubblici o infrastrutture critiche
  • Violazione di sistemi di comunicazione civile o militare
  • Attacco DDoS a sistemi sanitari, energetici, di mobilità
  • Compromissione PLC o SCADA in settori energetici (Shodan alert, conferma ACN, CERT-EU)
  • Furto o perdita massiva di dati personali (Garante Privacy, ACN)
    Fonti: ACN, ENISA, CERT-EU, CISA, FIRST, Garante Privacy

Minacce militari e conflitti armati

  • Escalation tra potenze nucleari (NATO-Russia, USA-Cina, India-Pakistan, Iran-Israele)
  • Movimenti navali o missilistici sospetti in acque contese
  • Scontri diretti con eserciti regolari (non guerriglia)
  • Test missilistici o nucleari con risonanza geopolitica
    Fonti: NATO, ONU, OSCE, IAEA, ECHO, JRC

Terrorismo e attacchi asimmetrici

  • Attacchi esplosivi o armati in aree civili (metropolitane, aeroporti, piazze, eventi pubblici)
  • Sequestri o attentati con armi biologiche/chimiche (confermati)
  • Allerta elevata da EUROPOL o INTERPOL
  • Attivazione protocolli antiterrorismo in Stati europei o USA
    Fonti: EUROPOL, EUROJUST, Ministeri Interni, UNODC

Instabilità politica e collasso istituzionale

  • Golpe, rivoluzioni, sospensioni di costituzioni
  • Collasso di un governo democraticamente eletto in Stati chiave (UE, USA, G7, ecc.)
  • Blackout informativo nazionale prolungato (oltre 24h)
  • Restrizioni imposte a media o internet da Stati sovrani (non censura normale)
    Fonti: ONU, OSCE, Farnesina, UNHCR, JRC

Crisi umanitarie e sanitarie

  • Epidemie con R0 ≥ 1,5 in aree urbanizzate
  • Allerta OMS livello 4 o superiore
  • Interruzione delle catene di approvvigionamento di farmaci o alimenti di base
  • Esodi massivi o migrazioni forzate da conflitti ambientali o armati
    Fonti: WHO, EMA, EFSA, UNHCR, ECHO, Ministero della Salute

Infrastrutture e logistica critica

  • Blackout prolungati non pianificati (oltre 4h su aree >500.000 abitanti)
  • Interruzione grandi vie di comunicazione (autostrade, porti, aeroporti)
  • Crolli strutturali, esplosioni in impianti industriali
  • Incidenti ferroviari, aerei, navali con almeno 5 vittime o forte impatto economico
    Fonti: MIT, ICAO, Protezione Civile, Vigili del Fuoco

Rischio nucleare e radioattivo

  • Incidenti o dispersioni in impianti nucleari (civili o militari)
  • Aumento anomalo di radioattività ambientale
  • Comunicazioni IAEA su alert specifici in centrali attive
    Fonti: IAEA, JRC, ISPRA, WHO

Rischio climatico sistemico

  • Ondate di calore o gelo estreme
  • Anomalie climatiche rilevanti (es. 10°C sopra o sotto media stagionale su aree vaste)
  • Desertificazione o dissesto prolungato di bacini agricoli
  • Emissioni eccezionali di CO₂ da incendi, impianti o esplosioni
    Fonti: EEA, WMO, Climate-Adapt, ISPRA

Aggiornamenti Indice LPL?

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Linee Guida

La pubblicazione ufficiale del portale PreppingCittadino.it era inizialmente prevista per la fine del 2025. Tuttavia, le recenti vicissitudini — in particolare le gravi emergenze meteo che hanno colpito il Nord Italia ad agosto, insieme a problemi di traffico, blackout e altre criticità — ci hanno costretto ad anticipare i tempi.

Per motivi di forza maggiore abbiamo deciso di rendere disponibile online il portale, seppur in una versione ancora incompleta. I contenuti verranno aggiornati e ampliati progressivamente, ma abbiamo ritenuto fondamentale garantire subito un punto di riferimento affidabile per la community.

Al momento sono fruibili 4 delle 10 sezioni previste + area BLOG per news & contenuti speciali. Il resto verrà gradualmente attivato nei prossimi mesi.

Abbiamo scelto di strutturare PreppingCittadino.it con un obiettivo chiaro: renderlo il più leggero e accessibile possibile.
In situazioni di emergenza, quando la connessione internet è scarsa o instabile, ciò che conta davvero è poter accedere subito alle informazioni.

Per questo:

  • la grafica è stata ridotta all’essenziale;
  • immagini e foto saranno inserite solo quando realmente necessarie;
  • ogni articolo è conciso, diretto e privo di fronzoli.

Vogliamo che chiunque, anche con banda minima, possa navigare il portale senza ostacoli e trovare subito ciò che serve.
Le sezioni tematiche sono state pensate per offrire un percorso logico e veloce, così da andare dritti al punto senza disperdere energie preziose.

DIGITAL BLACKOUT

Il Digital Blackout è uno degli scenari più sottovalutati, ma tra i più concreti e devastanti per una società urbana interconnessa. Non si parla solo di internet che “non prende”, ma di collasso digitale temporaneo o prolungato: servizi cloud inaccessibili, bancomat bloccati, assenza di segnale, crash delle app, interruzione delle piattaforme social e informatiche, blackout DNS o attacchi informatici.

Nel Prepping Cittadino, affrontare il digital blackout significa tornare a comunicare, pagare, organizzarsi e orientarsi senza fare affidamento sul digitale.

Modulo 1 – Capire il Digital Blackout

Scopo: far comprendere la portata reale del collasso digitale.

  • Cos’è un digital blackout: interruzione totale o parziale dei sistemi digitali
  • Differenza tra disservizio momentaneo e collasso sistemico
  • Gli anelli deboli: DNS, server cloud, antenne, routing, app centrali
  • Esempi reali: blackout WhatsApp, crash Amazon, disservizi INPS o SPID
  • Perché il cittadino è il primo a subirne le conseguenze

Modulo 2 – Cosa salta davvero in un digital blackout

Scopo: anticipare i problemi prima che accadano.

  • Nessun accesso a internet, app bancarie, mail, social, navigatori
  • POS fuori uso, ATM disattivati: come cambia la spesa quotidiana
  • Nessun backup accessibile, nessuna autenticazione SPID o 2FA
  • Difficoltà nelle comunicazioni familiari e lavorative
  • Impossibilità di ricevere aggiornamenti ufficiali

Modulo 3 – Comunicazione alternativa senza rete

Scopo: garantire continuità comunicativa tra familiari, amici, comunità.

  • PoC Radio: come funzionano anche senza rete Wi-Fi/4G
  • Walkie-talkie e PMR446: vantaggi e limiti
  • App di comunicazione mesh (es: Briar, Bridgefy): quando servono
  • Codici vocali, parole chiave e protocolli semplici da memorizzare
  • Routine familiari di contatto in assenza di telefono

Modulo 4 – Organizzazione e orientamento offline

Scopo: muoversi, informarsi, prendere decisioni anche senza digitale.

  • Mappe cartacee, piani stampati, punti di riferimento fisici
  • Agenda analogica con contatti, orari, indirizzi utili
  • Notiziari radio, gruppi locali vocali, fonti alternative di informazione
  • Pianificare una giornata senza digitale: esercizio pratico
  • Come raccogliere e trasmettere informazioni in modo manuale

Modulo 5 – Pagamenti e gestione risorse senza digitale

Scopo: essere autonomi anche quando banche, POS e conti sono bloccati.

  • Soldi contanti: quanto tenerne, dove, in che tagli
  • Metodi alternativi: buoni, scambi, baratto locale
  • Tracciare le spese manualmente: blocchi note, tabelle cartacee
  • Come organizzare un piccolo fondo familiare offline
  • Quando l’acquisto diventa scambio: costruire reti fidate

Modulo 6 – Dopo il blackout digitale: cosa salvare, cosa cambiare

Scopo: migliorare la resilienza informatica e personale.

  • Diario dell’evento: cosa ha funzionato e cosa no
  • Scaricare versioni offline dei dati davvero importanti
  • Ripensare l’identità digitale: troppa dipendenza?
  • Checklist settimanale di backup locali
  • Reti ibride locali: come iniziare a costruirle

EMERGENZE SANITARIE

Affrontiamo una delle sezioni più cruciali e trasversali del Prepping Cittadino: le Emergenze Sanitarie.

Questa sezione non parla solo di pandemia o grandi eventi, ma di tutto ciò che può mettere a rischio la salute in un contesto urbano quando il sistema sanitario diventa meno accessibile, lento o saturo, anche solo temporaneamente.

L’obiettivo è non sostituirsi al medico, ma saper reagire, contenere, proteggere e guadagnare tempo. In famiglia, in casa, per strada, in comunità.

Modulo 1 – Capire il rischio sanitario urbano

Scopo: far emergere i limiti strutturali della sanità in emergenza.

  • Sovraccarico del 118: quando anche 10 minuti sono troppi
  • Interruzioni del pronto soccorso o blocchi temporanei delle ambulanze
  • Disastri ambientali, pandemie, eventi di massa: il sistema può collassare
  • Perché serve avere competenze minime anche se vivi in città
  • Differenza tra pronto soccorso, soccorso immediato, contenimento autonomo

Modulo 2 – Kit di primo intervento familiare

Scopo: avere strumenti concreti e pronti all’uso in casa, in auto, nello zaino.

  • Il kit base (garze, cerotti, guanti, disinfettanti, termometro, forbici, mascherine)
  • Il kit avanzato (pressione, glicemia, saturazione, farmaci d’emergenza)
  • Come conservare correttamente i farmaci in casa
  • Lista farmaci da avere per ogni fascia d’età (bambini, adulti, anziani)
  • Etichette, date di scadenza, rotazione semestrale

Modulo 3 – Gestione dei malori e incidenti domestici più comuni

Scopo: agire immediatamente in attesa di aiuto.

  • Ferite, cadute, tagli profondi: cosa fare subito
  • Malori da calore, congestioni, disidratazione
  • Reazioni allergiche: da leggere a gravi
  • Come riconoscere i sintomi da non ignorare (ictus, infarto, convulsioni)
  • Quando chiamare il 118, quando no (e come spiegarsi bene)

Modulo 4 – Isolamento sanitario e contenimento contagio

Scopo: saper agire in modo protettivo e responsabile in casa.

  • Quando isolare un familiare e come farlo con dignità
  • Igiene personale e ambientale in contesto casalingo (bagni, letti, oggetti)
  • Mascherine, filtri aria, guanti: cosa serve davvero e come usarli
  • Comunicazioni chiare per evitare panico
  • Monitoraggio dei sintomi nel tempo: come tenerne traccia

Modulo 5 – Bambini, anziani e fragili in contesto sanitario critico

Scopo: proteggere chi non può proteggersi da solo.

  • Come spiegare una situazione sanitaria a un bambino (senza spaventarlo)
  • Routine igieniche per anziani e allettati
  • Preparazione farmaci e dosaggi semplificati (etichette visive, colori)
  • Appunti per chi deve aiutare in caso di assenza
  • Checklist stampata da tenere in casa e da dare ai soccorritori

Modulo 6 – Dopo l’emergenza sanitaria

Scopo: elaborare, migliorare, prevenire.

  • Disinfezione finale degli ambienti e oggetti
  • Tenere memoria dell’evento (registro sanitario familiare)
  • Analisi delle mancanze: cosa sarebbe servito e non c’era
  • Come aggiornare il kit, il piano familiare e la gestione farmaci
  • Piccoli passi per diventare più resilienti nella salute

EMERGENZA IDRICA

Scenario altamente realistico e spesso trascurato nel panorama italiano: l’emergenza idrica urbana.

Parliamo di blackout idrici temporanei o prolungati, guasti alle reti cittadine, contaminazioni, razionamenti, interruzioni per siccità estrema o eventi catastrofici. Tutte condizioni che, nel contesto del Prepping Cittadino, vanno affrontate non con il panico, ma con logica, organizzazione e pragmatismo familiare.

Modulo 1 – Capire il rischio idrico in contesto urbano

Scopo: rendere evidente un rischio spesso invisibile finché non si manifesta.

  • Da dove arriva davvero l’acqua di casa? (schema urbano reale)
  • I punti critici della rete idrica: cosa può andare storto
  • Differenza tra interruzione, contaminazione e razionamento
  • Esempi italiani e globali: quando l’acqua è sparita davvero
  • Perché in città è più grave che in campagna (assenza di fonti alternative)

Modulo 2 – Scorte d’acqua: quanto, dove e come conservarla

Scopo: fornire strumenti concreti per una riserva sicura e stabile.

  • Quanta acqua serve a persona al giorno? (reale, non ideale)
  • Dove conservare l’acqua in casa: bottiglie, taniche, contenitori d’emergenza
  • Ciclo rotazionale delle scorte: evitare sprechi e scadenze
  • Come raccogliere l’acqua piovana legalmente e in sicurezza
  • Acqua per bere, per cucinare, per lavarsi: scorte distinte

Modulo 3 – Filtrare, bollire, potabilizzare

Scopo: trasformare acqua non sicura in acqua utilizzabile.

  • I rischi dell’acqua “non trasparente”: batteri, virus, sostanze chimiche
  • Bollitura: quando è sufficiente, quando no
  • Filtri a carbone attivo, ceramica, UV portatili: quali scegliere
  • Pastiglie potabilizzanti e metodi chimici
  • Come evitare la doppia contaminazione (acqua sporca in contenitore pulito)

Modulo 4 – Gestione familiare in blackout idrico

Scopo: proteggere la salute, l’igiene e l’equilibrio mentale.

  • L’igiene minima vitale: come lavarsi con 1 litro d’acqua
  • Uso razionale delle riserve senza generare ansia
  • Routine d’emergenza: orari, turni, quantità stabilite
  • Come spiegare ai bambini perché non si può “sprecare”
  • Acqua per animali domestici: non dimenticarli

Modulo 5 – Adattamento urbano: cosa fare in caso di emergenza prolungata

Scopo: affrontare situazioni estreme con lucidità.

  • Dove cercare acqua in città (fontanelle, cisterne, idranti, condomini)
  • Quando chiedere aiuto, a chi e come (protezione civile, vigili, esercito)
  • Creare piccole reti solidali tra vicini (divisione equa delle scorte)
  • Baratto idrico: cosa vale l’acqua quando manca tutto
  • Come difendersi da truffe o scambi pericolosi

Modulo 6 – Dopo l’emergenza: manutenzione e miglioramento

Scopo: imparare dall’evento per migliorare la resilienza domestica.

  • Controllare lo stato dei filtri, delle taniche e delle scorte
  • Disinfezione contenitori dopo l’uso prolungato
  • Riordinare il protocollo famigliare per la prossima volta
  • Tenere traccia delle criticità emerse (diario d’acqua)
  • Insegnare la cultura dell’acqua: non è scontata, mai

EMERGENZA ALIMENTARE

Entriamo ora nella Sezione Emergenza Alimentare, uno dei pilastri del Prepping Cittadino, che va oltre il concetto di “scorta”, e si concentra su continuità nutrizionale, logica familiare, conservazione, psicologia del cibo e gestione urbana intelligente.

In un contesto cittadino, il problema non è solo “avere da mangiare”, ma mangiare bene, in sicurezza e in modo sostenibile anche durante un’interruzione dei normali approvvigionamenti (blackout, blocchi stradali, eventi meteo estremi, tensioni sociali o logistiche).

Modulo 1 – Riconoscere il rischio: perché il cibo non è mai garantito

Scopo: portare consapevolezza realistica sull’interruzione delle forniture urbane.

  • Come si interrompe la catena alimentare cittadina (supermercati, trasporti, logistica)
  • Eventi che possono bloccare l’accesso al cibo (blackout, scioperi, frane, cyber attacchi)
  • Perché bastano 48 ore per svuotare scaffali e frigoriferi
  • Cosa succede quando il cibo diventa razionato, costoso o irraggiungibile
  • L’importanza di pensare in anticipo prima della corsa al supermercato

Modulo 2 – Scorte familiari intelligenti: cosa serve davvero e perché

Scopo: creare una riserva alimentare pratica, sana, sostenibile e non paranoica.

  • Alimenti base a lunga conservazione (da scegliere con criterio)
  • L’importanza dell’acqua: scorte e modalità di rotazione
  • Come costruire una “dispensa d’emergenza” in casa senza sprechi
  • Pianificazione per 3 giorni, 7 giorni e 14 giorni
  • Tabelle nutrizionali semplificate per garantire varietà e bilanciamento
  • Non solo calorie: il cibo come rassicurazione (soprattutto per i bambini)

Modulo 3 – Modalità di cottura e conservazione senza elettricità

Scopo: garantire la preparazione dei pasti anche in caso di blackout.

  • Cosa succede al frigorifero e al congelatore dopo le prime ore
  • Tecniche di conservazione alternative (sottovuoto, essiccazione, fermentazione)
  • Cottura con gas portatili, fornelli da campeggio, piastre USB, riscaldatori chimici
  • Come cucinare in sicurezza in ambienti urbani
  • Nozioni base di “fuoco controllato” e ventilazione

Modulo 4 – Cibo urbano e risorse locali: imparare ad arrangiarsi

Scopo: estendere il concetto di approvvigionamento oltre la propria casa.

  • Dove trovare cibo in emergenza: bar, distributori, mercati rionali, condomini
  • Alleanze alimentari con vicini e parenti: creare reti di condivisione
  • Quando e come coltivare (orto urbano minimo, anche in balcone)
  • Cosa si può barattare in emergenza e con chi (il cibo come valuta primaria)
  • Come evitare truffe, inganni o rischi sanitari nel reperimento urbano

Modulo 5 – Psicologia del pasto in emergenza

Scopo: proteggere il valore simbolico ed emotivo del mangiare insieme.

  • Il pasto come rito familiare anche sotto stress
  • Evitare conflitti sulle porzioni: gestione partecipativa del cibo
  • Cibo per bambini e anziani: texture, gusti, rassicurazione
  • Quando manca tutto: l’importanza del “poco ma condiviso”
  • L’effetto calmante del tè, delle zuppe, delle bevande calde
  • Parole da dire a tavola per mantenere equilibrio e speranza

Modulo 6 – Dopo l’emergenza: cosa tenere, cosa imparare

Scopo: trasformare l’esperienza in abitudine utile e consapevole.

  • Come evitare sprechi durante il ritorno alla normalità
  • Fare un inventario post-emergenza per aggiornare la dispensa
  • Insegnare ai bambini cosa significa “non dare per scontato il cibo”
  • Costruire una cultura familiare della gratitudine alimentare
  • Come aggiornare e ruotare le scorte senza farle scadere

COMUNICAZIONE RESILIENTE

Stiamo entrando in una delle sezioni più complesse e strategiche del Prepping Cittadino: la comunicazione in emergenza.

Questo modulo non è un semplice “parlare di radio”: è il cuore della resilienza urbana e familiare. In caso di blackout, eventi climatici estremi, sovraccarico della rete dati, interruzione di internet o saturazione delle piattaforme di messaggistica, le telecomunicazioni diventano il primo punto debole del sistema.

Ed è qui che il Prepping Cittadino può offrire soluzioni reali, stratificate, inclusive e soprattutto funzionanti.

Modulo 1 – Il problema della comunicazione nel mondo moderno

Scopo: far capire il rischio reale della comunicazione centralizzata.

  • Perché le comunicazioni sono fragili: dipendenza da server, app, dati e rete
  • I tre livelli di rottura: batteria, connettività, saturazione delle piattaforme
  • Cosa accade quando WhatsApp, Telegram o le chiamate smettono di funzionare
  • Cosa si perde davvero: non solo il messaggio, ma la connessione sociale
  • Perché il prepping cittadino deve partire dalla comunicazione

Modulo 2 – Livelli di comunicazione in emergenza

Scopo: creare una mappa mentale chiara dei mezzi disponibili, con i loro pro e contro.

  • Comunicazione diretta (voce, fischio, segnali visivi)
  • Comunicazione analogica (radioline PMR446, CB, LPD, Walkie Talkie)
  • Comunicazione digitale su IP (PoC Radio, Zello, DVSwitch)
  • Comunicazione autonoma e autonoma (radioamatori, HF/VHF/UHF)
  • Comunicazione ibrida: fallback progressivo in base allo scenario
  • Differenze tra comunicazione uno a uno, uno a molti, molti a uno

Modulo 3 – Dispositivi per il cittadino: cosa usare davvero

Scopo: fornire strumenti concreti e realistici per ogni profilo di utente.

  • Le PoC Radio: cosa sono, come funzionano, vantaggi e limiti
  • I dispositivi PMR446: facili, economici, utili in città e in condominio
  • La radio CB urbana: utile ancora oggi?
  • La comunicazione peer-to-peer via App senza rete (es: Bridgefy, Briar)
  • Quando è il caso di pensare alla patente da radioamatore (e cosa comporta)
  • Smartphone: come trasformarli in strumenti resilienti con pochi accorgimenti
  • Kit comunicazione da tenere in casa, in auto e nello zaino urbano

Modulo 4 – Reti, ponti e canali: come costruire un sistema funzionante

Scopo: strutturare una rete logica, scalabile e replicabile.

  • La rete radio cittadina: creare un gruppo con canale condiviso
  • Come funzionano i ponti PoC: copertura, canali, centrale operativa
  • La differenza tra canali privati e pubblici in emergenza
  • PMR446: scelta dei canali, codice CTCSS, privacy e portata reale
  • Il ruolo della centrale operativa PoC: cosa può e non può fare
  • Simulazioni mensili: l’unico modo per sapere se tutto funziona davvero

Modulo 5 – Aspetti tecnici: configurazioni, batterie, interferenze

Scopo: offrire nozioni concrete ma accessibili per garantire operatività.

  • Differenza tra VHF e UHF: cosa serve sapere davvero
  • Durata reale delle batterie in emergenza (smartphone vs radio dedicata)
  • Ricarica: powerbank, pannelli solari, batterie esterne
  • Dove mettere la radio in casa per massima copertura (suggerimenti pratici)
  • Interferenze domestiche: cosa le genera e come ridurle
  • Portata teorica vs portata reale: come testarla prima

Modulo 6 – Comunicazione inclusiva: bambini, anziani, disabili

Scopo: adattare i sistemi alla realtà delle famiglie.

  • Come spiegare la radio a un bambino in modo semplice
  • Codici vocali per bambini e anziani (es: “Sto bene”, “Ho bisogno”, “Non posso parlare”)
  • Etichette e adesivi parlanti: la radio come oggetto comprensibile
  • Routine settimanali: far diventare la radio un oggetto familiare
  • Allenamento alla comunicazione breve, chiara, utile
  • Il ruolo dei giovani come “interpreti tecnologici” per la famiglia

PREPPING PER LA FAMIGLIA

In un mondo che corre veloce, la sicurezza familiare viene spesso data per scontata. Eppure, basta poco perché una giornata qualsiasi si trasformi in un imprevisto: un blackout, una bomba d’acqua, un guasto alla rete telefonica o una lunga coda bloccata in autostrada con bambini piccoli a bordo. Il Prepping per la famiglia non è una scelta estrema: è semplicemente buon senso applicato alla vita di tutti i giorni.

Quello che oggi chiamiamo prepping cittadino non ha nulla a che vedere con gli scenari apocalittici dei film o con la cultura del panico. È piuttosto un ritorno alla lucidità, alla prevenzione consapevole, a quel tipo di attenzione che i nostri nonni conoscevano bene. Loro non avevano smartphone, app di tracciamento o power bank: avevano però scorte ben gestite, abitudini solide e una rete di relazioni affidabili.

Oggi possiamo fare lo stesso, ma con strumenti moderni e senza rinunciare alla nostra vita quotidiana. Avere in casa un piccolo zaino d’emergenza, saper comunicare con i propri cari in caso di interruzione delle reti, tenere la macchina sempre con un minimo di carburante, insegnare ai figli cosa fare se succede qualcosa: sono gesti semplici, realistici, intelligenti.

Il Prepping per la famiglia è questo: proteggere chi amiamo partendo dalle basi, senza ansie, senza eccessi. È un percorso concreto, che comincia dal salotto di casa e si costruisce giorno dopo giorno. È la naturale evoluzione di una saggezza antica, rivisitata con gli strumenti di oggi.