Lista di contatti scritta da tenere in casa e nello zaino urbano

Blackout prolungato: telefoni muti, rete dati caduta, la rubrica dello smartphone irraggiungibile. In pochi minuti scopri quanto siamo dipendenti da numeri salvati “in digitale” che non ricordiamo più a memoria. È qui che una semplice lista scritta di contatti può diventare un vero salvavita.

Perché serve ancora la carta

  • Lo smartphone senza rete è solo un archivio fragile: basta una batteria scarica e perdi tutto.
  • Una lista scritta resta disponibile sempre, anche alla luce di una torcia.
  • Non richiede tecnologia, aggiornamenti o accessori.

Chi inserire nella lista

  • Familiari stretti: numeri di chi vive con te e di chi vive in altre zone.
  • Vicini di casa affidabili: le prime persone con cui puoi coordinarti.
  • Contatti di emergenza: medico, pediatra, assistenza anziani.
  • Numeri istituzionali: Protezione Civile locale, Comune, numeri d’emergenza nazionali.
  • Amici fidati in altre città: un appoggio esterno può diventare cruciale.

Dove conservarla

  • Una copia in casa, vicino al kit d’emergenza.
  • Una copia nello zaino urbano, protetta da una bustina impermeabile.
  • Eventualmente un duplicato nel portafoglio, piegato come un biglietto da visita.

Come aggiornarla

  • Verifica ogni 6 mesi se i numeri sono ancora validi.
  • Scrivi in modo chiaro e leggibile, evitando abbreviazioni confuse.
  • Aggiungi note pratiche: indirizzi, gruppi di riferimento, punti di raccolta.

Focus

Una lista scritta di contatti è uno strumento a costo zero che trasforma un blackout da isolamento totale a rete di sicurezza. Perché le connessioni più importanti non sono quelle online, ma quelle umane.

Kit d’emergenza per l’auto, la moto, la bici e lo zaino urbano

Un blocco stradale prolungato, un guasto o un imprevisto in città possono trasformare un tragitto di routine in una lunga attesa. Avere con sé un kit d’emergenza ben studiato significa poter affrontare la situazione senza stress e senza dipendere dagli altri. Nel prepping cittadino, il kit non è un optional: è un’estensione della tua autonomia.

Kit per l’auto

  • Bottiglia d’acqua da almeno 1 litro o borraccia riutilizzabile
  • Snack energetici a lunga conservazione (barrette, frutta secca)
  • Torcia a LED con batterie di scorta o ricaricabile via USB
  • Coperta termica pieghevole
  • Powerbank e cavo di ricarica
  • Kit di primo soccorso compatto
  • Cavetti di avviamento e guanti da lavoro
  • Fischietto per segnalazioni in caso di emergenza

Kit per la moto

  • Borraccia compatta o sacca idrica
  • Guanti impermeabili e mantellina antipioggia
  • Torcia frontale leggera
  • Piccolo kit di attrezzi per riparazioni rapide
  • Snack ad alta energia
  • Coperta termica in formato tascabile

Kit per la bici

  • Camera d’aria di scorta e mini-pompa
  • Kit di riparazione rapido
  • Luce anteriore e posteriore ricaricabile
  • Giacca antivento/antipioggia pieghevole
  • Borraccia
  • Snack leggeri

Zaino urbano

  • Documento d’identità e contanti
  • Radio PoC o PMR per comunicazioni alternative
  • Mappe cartacee essenziali
  • Mascherina antipolvere e gel igienizzante
  • Poncho impermeabile
  • Powerbank compatto
  • Piccolo kit di primo soccorso

La logica è semplice: idratarsi, alimentarsi, comunicare, segnalare e proteggersi. Non serve portare tutto ovunque, ma il kit deve essere sempre pronto e calibrato in base al mezzo che usi e alla durata media dei tuoi spostamenti.

Un consiglio utile è rivedere il contenuto del kit ogni tre mesi: sostituire snack e batterie, verificare lo stato della borraccia, aggiornare eventuali documenti o mappe.

Focus

  • Ogni mezzo richiede un kit dedicato
  • Acqua, cibo, luce e comunicazione sono le priorità
  • Il kit va controllato e aggiornato regolarmente
  • Prepararsi significa poter contare solo su se stessi in caso di bisogno

Cosa tenere sempre in auto (o nello zaino urbano) per resistere 6-12 ore

Rimanere bloccati per ore nel traffico non è solo una seccatura: può diventare un problema serio per il benessere fisico e mentale, soprattutto se non si è preparati. 6-12 ore fermo in auto sono un arco di tempo sufficiente per sperimentare sete, fame, freddo o caldo e calo di energia mentale.

In ottica prepping cittadino, la soluzione è semplice: avere sempre con sé un piccolo kit di sopravvivenza urbana, che può stare nel bagagliaio, nel cruscotto o nello zaino, pronto per ogni evenienza. Non serve esagerare: bastano oggetti selezionati con criterio, leggeri e facili da usare.

Il kit base per l’auto

  • Acqua potabile: bottiglia da 1 litro o borraccia riutilizzabile.
  • Snack ad alta energia: barrette, frutta secca o biscotti a lunga conservazione.
  • Torcia a LED con batterie di scorta o ricaricabile via USB.
  • Powerbank per ricaricare il telefono o altri dispositivi.
  • Coperta termica (leggera, poco ingombrante e utilissima contro freddo o caldo).
  • Fischietto per segnalare la propria presenza in caso di pericolo.
  • Kit di primo soccorso essenziale (cerotti, disinfettante, garze).
  • Guanti da lavoro per eventuali interventi o spostamento di ostacoli.
  • Cavetti di avviamento per la batteria dell’auto.

Lo zaino urbano da tenere con sé

  • Documento d’identità e piccola somma in contanti.
  • Mappe cartacee della propria zona (in caso di GPS non disponibile).
  • Radio PoC o PMR per comunicazioni alternative.
  • Mascherina antipolvere e gel disinfettante per le mani.
  • Cappellino e occhiali da sole per protezione in estate.
  • Poncho o mantella impermeabile in caso di pioggia.

L’obiettivo non è portare con sé un “magazzino su ruote”, ma disporre di ciò che serve per restare autonomi e sicuri per mezza giornata, senza dipendere da aiuti esterni. Questo approccio è valido sia per l’automobilista, sia per chi si muove a piedi o in bicicletta.

Focus

  • Pochi oggetti scelti bene possono fare la differenza.
  • Acqua, energia, luce e comunicazione sono le priorità.
  • Il kit deve essere leggero, accessibile e sempre pronto.
  • Prepararsi non significa appesantirsi, ma garantire autonomia.