LA VERITÀ PROGRAMMATA: GROKIPEDIA & PREPPING CITTADINO

Immagina una mattina qualsiasi. Accendi il computer, cerchi una definizione, una data, un evento. Ti affidi a un’enciclopedia online — come hai sempre fatto — ma quella che leggi non è più scritta da persone. È stata generata da un algoritmo. E quell’algoritmo decide cosa è vero e cosa no.
È appena nata Grokipedia, l’enciclopedia di Elon Musk scritta interamente da un’intelligenza artificiale. E per chi vive con mentalità da Prepping Cittadino, questo non è un dettaglio tecnologico: è un segnale.

QUANDO LA CONOSCENZA DIVENTA MONOPOLIO

Grokipedia nasce come alternativa a Wikipedia, ma ne ribalta la logica.
Dove prima c’erano migliaia di volontari che discutevano, correggevano, contraddicevano, ora c’è una sola entità: l’IA Grok, che scrive, aggiorna e decide.
Una macchina connessa ai flussi informativi globali che promette rigore, ma che — come ogni sistema chiuso — può riscrivere la realtà senza contraddittorio.

In pratica, se la rete comincia a raccontare una bugia abbastanza convincente, Grokipedia la trasformerà in “verità condivisa”.

Per un Prepper Cittadino questo significa una sola cosa:
la disinformazione non sarà più caotica, ma perfettamente ordinata.

RISCHIO 1 – LA CENTRALIZZAZIONE DEL SAPERE

Quando la conoscenza si concentra in un’unica piattaforma governata da un’intelligenza artificiale privata, il primo rischio è evidente: chi controlla i dati controlla la percezione del mondo.
E se l’algoritmo appartiene a un singolo uomo — per quanto visionario — la democrazia dell’informazione si trasforma in un ecosistema monodirezionale.

Implicazione prepping:

  • Le crisi informative possono diventare “invisibili”.
  • I cittadini, privati di fonti alternative, reagiranno più lentamente agli eventi reali.
  • Le narrazioni manipolate potranno mascherare emergenze o amplificare false minacce.

RISCHIO 2 – L’EREDITÀ DEL PREGIUDIZIO

Ogni intelligenza artificiale nasce da dati umani. E gli umani, per definizione, portano bias, ideologie, distorsioni.
Grokipedia, nel suo tentativo di “dire tutta la verità”, rischia di amplificare i filtri culturali già presenti nel web.
Secondo Wired USA, alcune voci mostrano già derive ideologiche — segno che la neutralità promessa è più fragile di quanto sembri.

Implicazione prepping:

  • Le fonti “autonome” potrebbero diventare nuove forme di propaganda invisibile.
  • La fiducia cieca negli strumenti digitali è un rischio strutturale per la resilienza cognitiva.
  • La capacità di analizzare criticamente le fonti deve tornare ad essere competenza di sopravvivenza urbana.

RISCHIO 3 – IL CORTO CIRCUITO DELL’AUTOMAZIONE

Se le intelligenze artificiali iniziano a citarsi a vicenda, il sistema informativo può collassare in un loop di auto-conferma.
Un errore iniziale diventa una verità automatizzata, replicata all’infinito.
In uno scenario di crisi — politica, economica o militare — questo meccanismo può alterare la percezione pubblica di ciò che sta realmente accadendo.

Implicazione prepping:

  • Le decisioni basate su dati “IA-verified” potrebbero portare a scelte sbagliate in situazioni d’emergenza.
  • La manipolazione algoritmica può sostituire la censura tradizionale, più sottile ma più efficace.

LE CONTROMISURE DEL PREPPING CITTADINO

Chi vive la preparazione come cultura civile deve adattarsi anche a questa nuova minaccia: la disinformazione automatizzata.
Ecco alcune contromisure concrete per mantenere indipendenza cognitiva:

  • Costruisci un archivio offline: salva periodicamente pagine, manuali e fonti di valore su dispositivi locali o chiavette protette.
  • Allenati alla verifica incrociata: confronta sempre una notizia su almeno tre fonti non collegate tra loro.
  • Mantieni viva la rete umana: gruppi locali, radio PoC, associazioni e comunità restano il canale più affidabile in caso di blackout informativo.
  • Riscopri la lentezza: prima di condividere o reagire a una notizia, prendi tempo. L’impulsività è il carburante dell’inganno digitale.
  • Studia la provenienza dei dati: impara a leggere chi c’è dietro ogni piattaforma, ogni dominio, ogni algoritmo.

FOCUS

Grokipedia non è solo un esperimento tecnologico.
È il segnale che la battaglia per la verità sta passando dal campo dell’opinione a quello dell’algoritmo.
Per il Prepping Cittadino, la vera resilienza non sarà solo fisica o logistica, ma mentale e cognitiva: la capacità di riconoscere quando il mondo che ci viene mostrato non coincide più con quello reale.

Prepararsi, oggi, significa non delegare la verità a nessuna intelligenza artificiale.

POLONIA: MASSICCIA INTERRUZIONE DEI PAGAMENTI ELETTRONICI

13 settembre 2025 – Ecco un aggiornamento su cosa è successo oggi in Polonia con il grande blackout dei pagamenti elettronici — utile anche come case study per la resilienza urbana.

Cosa è successo

  • È scoppiata una massiccia interruzione dei pagamenti elettronici: le segnalazioni arrivavano da tutta la Polonia, dagli utenti di supermercati, stazioni di servizio, negozi.
  • Blocco transazioni con carte bancarie (inclusi Visa, Mastercard) né con il sistema BLIK.
  • L’interruzione sembra sia dovuta a problemi nei terminali di pagamento e nel sistema dell’operatore eService.

Quando è accaduto

  • Le prime segnalazioni gravi sono emerse intorno a mezzogiorno (ca. 12:00), con un picco di problemi segnalati su Downdetector attorno alle 13:30-14:00.
  • Verso le 14-14:30, l’operatore ha comunicato che la maggior parte delle funzioni era tornata operativa.

Cosa dicono le fonti ufficiali

  • eService ha confermato il guasto, che ha riguardato i servizi di pagamenti cashless, ed ha dichiarato che il team tecnico ha lavorato intensamente per ristabilire il servizio.
  • Il Ministero della Digitalizzazione ha detto che al momento non ci sono prove che sia stato un attacco esterno, ma la causa esatta è ancora in via di accertamento.

Impatto concreto

  • Clienti rimasti senza la possibilità di usare le carte, code lunghe nei negozi, alcuni acquisti rimandati o pagati in contanti.
  • Coinvolti molti settori: supermercati (Lidl, Biedronka), stazioni di servizio, pagamenti con POS, con BLIK.

Lezioni per la resilienza urbana

Questo episodio è un promemoria utile che anche l’infrastruttura “invisibile” — sistemi di pagamento digitale — può diventare un punto di rottura in situazioni normali.

Ecco qualche riflessione:

  • Sempre una alternativa pronta: portare contanti di emergenza, anche se non è la norma.
  • Ridondanza nei mezzi di pagamento: avere più carte, app, soluzioni offline può aiutare.
  • Comunicazione rapida: operatori, banche, autorità devono informare velocemente per ridurre panico e disagi.
  • Monitoraggio: servizi come Downdetector funzionano come sistema di allarme sociale: valutare segnalazioni anonime può aiutare a capire scala e ubicazione dei problemi.
  • Piani di crisi aziendali/locali: negozi, enti locali, supermercati dovrebbero sapere come reagire (es. accettare contanti, comunicare ai clienti) in caso di blackout digitale.