Rientrare solo dopo l’ok delle autorità: perché
La pioggia è cessata, l’acqua inizia a ritirarsi e la tentazione è forte: tornare a casa subito, verificare i danni, riprendere possesso dei propri spazi. Ma il momento più pericoloso non è sempre quello in cui l’alluvione colpisce: spesso è quello immediatamente successivo. Per questo il rientro deve avvenire solo quando le autorità lo autorizzano.
Pericoli nascosti dietro l’apparenza
- Strutture instabili: muri, solai, scale e tetti possono essere indeboliti dall’acqua e crollare senza preavviso.
- Impianti elettrici e gas: l’acqua può aver danneggiato prese, caldaie e tubature, con rischio di scosse o esplosioni.
- Contaminazione: il fango porta con sé batteri, carburanti e sostanze tossiche invisibili.
- Vie di accesso interrotte: strade e ponti danneggiati possono cedere al passaggio.
Il ruolo delle autorità
Protezione Civile, Vigili del Fuoco e tecnici comunali non si limitano a “dare un via libera”:
- Controllano la stabilità degli edifici.
- Bonificano le aree a rischio sanitario.
- Segnalano le zone interdette.
- Coordinano il rientro scaglionato per evitare ulteriori emergenze.
Perché non fidarsi dell’occhio umano
Anche se dall’esterno una casa sembra intatta, i danni strutturali possono essere interni e invisibili. Una porta che si apre non significa che i muri siano solidi. Un impianto che si accende non significa che sia sicuro.
Una testimonianza diretta
“Appena l’acqua è scesa, volevo rientrare per vedere la mia casa. I vigili mi hanno fermato: dentro c’era una perdita di gas che non avevo sentito. Se fossi entrato, avrei rischiato la vita.”
— Claudio, residente a Genova, alluvione 2014
Focus
Rientrare troppo presto in casa dopo un’alluvione può trasformare la voglia di ricominciare in un nuovo disastro. Aspettare l’ok delle autorità non è una perdita di tempo: è la garanzia che la tua sicurezza e quella della tua famiglia vengano prima di tutto.